venerdì 25 marzo 2011

Cucina e passione... il riso.

Molti, in cucina, non danno la giusta importanza al taglio e alla preparazione delle carni e dei pesci.. un filetto di salmone ben sfilettato o un buon pezzo di arrosto ben rifilato, con i giusti coltelli, acquistano un sapore diverso, professionale e particolare.
I tedeschi dicono "Kochen mit liebe" .. cucinare con amore.. ed è vero !! 
Noi di Italicum.it siamo convinti che cucinare sia molto più di un dovere o un hobby... piuttosto è uno stato d'animo, una filosofia di vita, un modo per affrontare con ottimismo la vita di ogni giorno e, perchè no, un modo per provare anche a vivere più a lungo.

Perchè più a lungo ??  
Naturalmente, il cibo e la sua trasformazione, gli elementi della terra scelti, miscelati, trasformati e insaporiti, abbinati a piatti corposi come pasta, carni, pesce, diventano se correttamente cucinati, un elisir di lunga vita, specialmente nella nostra meravigliosa area mediterranea, ricca di olio extra vergine di oliva, sale marino, cereali, carboidrati... e buon vino

La cultura gastronomica italiana, forte delle tradizioni regionali, è considerata a ragione la più completa (e sana) al mondo, spesso mal imitata, ma sempre richiestissima e apprezzata a livello internazionale, grazie ad una ampia varietà di gusti e abbinamenti, oltre che alla qualità e quantità di prodotti DOP , DOC, che il territorio italiano può vantare senza ombra di smentita.
Dal Veneto, alla Sicilia passando per l'Abruzzo, le Marche, il Lazio... ogni regione vanta tesori culinari inestimabili che riescono sempre a solleticare i palati più esigenti, anche e soprattutto internazionali, con una varietà di abbinamenti, gusti, colori e profumi difficilmente rintracciabili altrove.

Ma tornando al concetto di "cucinare con amore" , tra le righe di questo post, e di tanti altri che tematicamente seguiranno quasi come una "rubrica periodica" di cucina, abbiamo il piacere di condividere trucchi, consigli, chicche più o meno conosciute, provenienti dalla professionalità di chef grandi e... piccoli , famosi o..... semplicemente conosciuti, che hanno, comunque, contribuito a rendere la cucina italiana un'arma anche di seduzione, conosciuta in tutto il mondo.

E allora, questa settimana vi sveliamo un trucco sul riso, più un piccolo dettaglio per far si che i vostri risotti diventino piccole opere d'arte, da portare a tavola e servire ai vostri commensali, cercando di stupirli e affascinarli con uno di quei piccoli "segreti" personali da.. non svelare a nessuno !!

Il riso, si sa, è uno tra i cereali più gustosi e apprezzati in sostituzione di un buon piatto italiano di pasta, ma anche per creare dolci e soufflè come le indimenticabili arancine siciliane..
La buona preparazione di un risotto, come del resto di gran parte delle ricette, inizia dalle fasi iniziali, dalla scelta accurata del tegame giusto, degli attrezzi più idonei da impiegare e anche da come si gestisce il riso fin dall'inizio.
E' abitudine diffusa, tra gli amanti e/o appassionati di cucina, versare il riso direttamente sul soffritto contemporaneamente all'acqua che servirà per cuocerlo... non è sbagliato... ma c'è di meglio !!!

Prima fase, il soffritto, cipollina, aglio, una noce di burro (preferibilmente non olio di oliva, perchè il burro amalgama il gusto del riso e lo rende amabile) sale e pepe q.b. ...  meglio un tocco di noce moscata al posto del pepe, ma dipende dai gusti, poi gli ingredienti tematici del risotto... i funghi porcini, o gli asparagi, o i gamberetti, o quello che sarà il gusto da dare al vostro risotto.
A questo punto, quando il soffritto comuncia a dorarsi, versare il riso, un arborio va benissimo, rimescolare il tutto per insaporire i chicchi e amalgamarli al soffritto, e.... e.... e.... lasciare tostare il riso... si, proprio tostare !!
La "tostatura" del riso, è uno di quei trucchetti geniali che renderà i vostri risotti apprezzati e indimenticabili.

Il riso in crudo, quindi, va fatto riscaldare, rimescolando frequentemente (meglio non lasciarlo senza controllo) assieme al soffritto, per almeno 8-10 minuti, durante i quali il cereale si dorerà, prenderà quel gusto di tostatura e diventerà tutt'uno con il soffritto addolcito dal burro e la noce moscata, sfumandolo con un generoso bicchiere di vino bianco al posto dell'acqua, solo dopo però, che siano passati almeno 8 minuti di tostatura..
Non appena il vino sarà evaporato, donando al riso il suo aroma inconfondibile, a questo punto può essere aggiunta l'acqua, considerando di coprire con essa il riso fino ad un dito sopra.
Il resto, è storia... quindi di volta in volta aggiungere se necessario, un goccio d'acqua per permettere che il riso cuocia ma sempre stando attenti a non "annegarlo", quindi acqua dosata e misurata.

Tocco finale da chef... maneggiarlo con del grana, una noce di burro e in ultimo un filo di buon olio extra vergine di oliva (il grande "Valli trapanesi d.o.p.) ... prezzemolino e... buon appetito.

Vini consigliati a seconda degli ingredienti usati.

Sappiamo bene che nessuno può considerarsi "depositario" della sapienza culinaria, soprattutto con una grande varietà di gusti come quella italiana... ognuno di noi, però, può contribuire a migliorare e riconsiderare i propri gusti anche in funzione di nuovi abbinamenti, nuovi odori e nuove emozioni...

Buon risotto a tutti !!!!

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